lunedì 13 dicembre 2010

Viaggio in Alsazia per i mercatini di Natale: Turckeim




Domenica 5 dicembre partiamo per l'Alsazia con l'obiettivo di gironzolare per i mercatini dell'Avvento ma non solo....Ho preparato un itinerario per i miei compagni di viaggio ricco di sorprese.
Decidiamo di soggiornare all' Hotel des Vosges a Turckeim, un piccolo villaggio in posizione strategica per raggiungere le altre destinazioni del nostro viaggio. Arriviamo verso sera, piove a dirotto, facciamo un rapido giro del paesino, ascoltiamo il concerto della corale e chiudiamo la serata al Caveau-Restaurant Stewala dove Isabelle ed Erc Rodenstein ci fanno gustare le pime specialità del territorio: la tarte a l'onionla choucrouteles croustillant de Munster (nei prossimi post troverete le ricette). Assaggiamo anche la birra di Natale, una birra dai riflessi arancio, speziata, di antica tradizione. Prodotta con gli ultimi raccolti di orzo e luppolo giunge a maurazione a metà novembre ed accompagna i pranzi delle feste.
Cosa ricordare di Turckeim? La porta di Francia e, sulla sua cuspide, il nido di una copia di cicogne che, nonostante il maltempo e l'inverno, dormono lassù; il campanile dell'XI secolo; la piazzetta del Municipio con le case a graticcio, le sagome delle casette multicolori con le finestrelle dell' Avvento; la panetteria vicino alla porta di Francia dove abbiamo incontrato per la prima volta mannella o il petit bonhomme de Saint Nicolas, una sorta di pane al latte (brioche) a forma di omino di pan di zenzero che si mangia con la cioccolata in occasione della festa di San Nicola, il 6 dicembre. Ce ne sono varie versioni: con l'uvetta, le gocce di cioccolato o nature, tutte ugualmente buone, fragranti e profumate.
Che colazioni!!!



Infine una visita merita lo spaccio della Staub, una fabbrica di pentole di ghisa (cocottes) famose in tutto il mondo usate, tra l'altro, dal celebre chef Paul Bocuse.
Ecco il sito: www.staub.fr 
Le tappe successive e le ricette nei post dei prossimi giorni!

venerdì 3 dicembre 2010

Pandolce genovese


Questa ricetta ci è stata richiesta da Vitt. Esistono due varianti di pandolce: quello normale, con lievito di birra, e quello basso, con lievito chimico, ma in ogni località della Liguria ne esistono innumerevoli varianti con piccole differenze nelle proporzioni e negli ingredienti. Nella case liguri il pandolce sostituisce molto spesso il classico panettone nel pranzo di Natale. Era usanza che il più giovane togliesse il ramoscello d'ulivo posto sul pandolce mentre il più anziano tagliava il dolce e lo distribuiva ai presenti. La prima fetta veniva coservata per il primo mendicante che si sarebbe incontrato, la seconda era tenuta in serbo per lenire malanni di gola. Considerato un dolce "povero" per la sua semplicità ma "ricchissimo" per la qualità dei suoi ingredienti naturali, veniva usato dai marinai genovesi, già dai tempi delle Repubbliche Marinare, come merce di scambio con i popoli dei paesi orientali.

Il panettone milanese è difficile da preparare con procedimenti casalinghi,  il pandolce genovese invece si prepara facilmente e con ottimi risultati. Ben confezionato con carta celophan può durare anche più di due settimane.

Qui diamo la ricetta del pandolce basso o antico che ha la caratteristica di essere molto friabile.

Ingredienti:

120 gr. di burro morbido
80 gr. di zucchero a velo
50 gr. di latte
50 gr. di marsala
50 gr. di uova
300 gr. di farina (debole)
8 gr. di lievito chimico (baking)
250 gr. di uvetta
40 gr. di pinoli
80 gr. di scorze di arancia o cedro
10 gr. di semi di finocchio

Esecuzione:

Lavorare il burro con lo zucchero (senza montare) aggiungere tutti gli altri ingredienti ed infine il latte per ammorbidire il composto (non è detto che serva tutto). Non lavorare molto l'impasto, fare una palla ed appiattirla un pò. Con un coltello incidere l'impasto al centro con tre tagli a formare un triangolo. Spennellare la superficie con uovo sbattuto e cuocere per circa 30 minuti a 180 °. L'impasto può essere anche suddiviso in due pagnotte di pezzatura inferiore.
...e ora Vitt al lavoro!
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