Attenzione poichè anche da freschissimo questo pesce può contenere nelle viscere il parassita Anisakis e quindi bisogna consumarlo ben cotto.
Lo sgombro inoltre si deteriora facilmente e per questo motivo è sottoposto a diversi metodi di conservazione e distribuzione (sott'olio, sotto sale). Dopo l'acquisto è consigliabile privarlo delle viscere, lavarlo e poi metterlo in frigorifero avvolto in pellicola trasparente oppure, in caso non si consumi in breve tempo, nel congelatore.
Vi darò di seguito una ricetta moto appetitosa che ho scoperto in una trattoria di Oneglia dove cucinano in questo modo "la Cavala", una parente stretta dello sgombro con carni un po' meno pregiate.
Ingredienti (per 2 persone):
4 filetti di sgombro fresco
30 gr. di uvetta sultanina
30 gr. di pinoli
pane grattugiato
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
sale
Esecuzione:
Adagiare i filetti in una teglia antiaderente leggermente unta. Salarli e cospargerli con uva sultanina, ammollata in acqua tiepida, e pinoli. Distribuire
sulla superficie il pane grattugiato mescolato al prezzemolo e all'aglio. Cuocere in forno a 180°C per circa 20' fino a quando la superficie sarà leggermente dorata.
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