martedì 21 luglio 2015

Passeggiate all'Expo: Cena al padiglione dell'Oman

L’Oman è situato in una delle zone più aride del pianeta e ha dovuto affrontare enormi difficoltà per poter garantire una produzione di cibo che fosse sufficiente e sicura. A fronte di una costante scarsità di acqua, la corretta gestione e distribuzione delle risorse idriche è divenuta una priorità vitale.
L’acqua è l'elemento fondamentale in agricoltura, raccolti e bestiame dipendono da essa. Gli abitanti dell'Oman utilizzavano nell'antichità  dei sistemi di irrigazione, gli aflaj, che sono diffusi ancora oggi. Questi canali sfruttano la gravità terrestre per distribuire sapientemente e ritmicamente l’acqua dove e quando c’è bisogno. Questo tipo di installazione risale probabilmente al VI secolo, anche se esistono prove archeologiche che mostrano l'esistenza di alcuni loro precursori già nel 2500 a.CCinque di questi canali sono stati riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. In molti villaggi gli aflaj animano racconti e leggende, alimentano la prosperità e costituiscono il simbolo dell’antica ingegnosità.


Il padiglione dell'Oman, che si sviluppa all’interno di un’area complessiva di 2790 metri quadri, testimonia l'attenzione con cui gli omaniti tutelano, gestiscono e custodiscono l’acqua, preziosa risorsa vitale. Il visitatore può assaggiare prodotti locali (come miele, datteri e forse latte di cammello) e passeggiare all’interno del giardino suddiviso in tre spazi a simboleggiare il sole, la sabbia, il mare.

Il padiglione dell’Oman si affida alle atmosfere misteriose e suggestive dell’architettura locale tradizionale. I progettisti hanno ricreato un paesaggio montuoso in miniatura, innervato da un sistema di canali che rende omaggio proprio agli aflaj. Su questa superficie sopraelevata si innalzano un castello, una fortezza e il giardino.

L’esposizione all’interno del Padiglione dell’Oman ha quattro principali sezioni:

1 – Imbrigliare ogni goccia d’acqua
2 – Il ricco patrimonio agricolo
3 – I tesori dei mari
4 – Benvenuti nella nostra casa

I visitatori possono ascoltare le storie del paese narrate attraverso i racconti e le immagini dell’Oman.
All'interno il ristorante Al Sablah, luogo fresco e tranquillo, dove sperimentare la cucina omanita,  un mix tra cucina libanese e cucina indiana. I prezzi non sono proprio economici, anche se in linea con altri ristoranti etnici all'interno dell'expo. Con 29€ si può consumare un mezzé costituito da tabuleh e due salse salate da splamare sul pane (muhammara e babaganoush), un mojito arabo (rigorosamente analcolico) e  un piatto principale a base di carne di manzo, pollo (Chicken Tikka Masala) e riso basmati. Per finire caffé italiano.




Il tabuleh consiste in un'insalata a base di bulgur, con prezzemolo, cipollotti e menta tritati fini, pomodoro e cetrioli a tocchettini, il tutto condito con succo di limone e olio d'oliva. Nella versione omanita il bulgur si intravvede appena e il risultato è una salsa che accompagna il pane.
La muhammara è una saporitissima salsa piccante a base di peperoni e noci, tipica della cucina mediorientale (gradevolissima scoperta!), mentre il babaganoush è fatto con salsa tahina (a base di sesamo) e melanzane ed è molto diffuso in tutte le cucine che si affacciano sul mediterraneo.
Nel piatto principale un riso basmati allo zafferano e uno speziato accompagnano le carni.
Il chicken tikka masala, di origine indiana, consiste di pezzi di pollo marinati con yogurt e spezie e cotti in padella con una salsa speziata a base di pomodoro.
Purtroppo quella sera non c'erano dolci che meritassero l'assaggio e ce ne andiamo con il desiderio insoddisfatto di assaggiare la torta di datteri.
Nel complesso serata interessante anche se avremmo gradito una maggiore cura nel ricreare l'atmosfera, l'ospitalità e la ritualità propria dei ristoranti medio orientali.

Ricetta della Muhammara

Ingredienti:

3 peperoni rossi spellati
200 g di noci tostate
200 g di pane grattugiato
120 ml di olio extra vergine
1 spicchio d'aglio
1 cipolla 
peperoncino rosso q.b.
1/2 cucchiaino di cumino
3 foglie di menta
qualche gheriglio di noce per decorare

Preparazione:

Fate imbiondire in padella con dell’olio extravergine la cipolla fatta a fettine,
Ponete  tutti gli ingredienti nel mixer. Passate il tutto fino a ottenere una crema dalla consistenza omogenea.
Versate quindi l’olio, le foglioline di menta fresca e aggiungete il cumino, il peperoncino e il pangrattato. Mescolate bene amalgamando gli ingredienti e tenete in frigo almeno un’ora prima di servire.

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