Il timballo o lo sformato di riso è un tipico primo piatto per un pranzo importante. La nostra tradizione ce ne offre, come al solito, una grande varietà. Tipico dell’Italia meridionale, ed in particolare della Sicilia e di Napoli, probabilmente prende il nome dal termine arabo atabal. Richiedono un po’ di perizia ma il risultato è molto scenografico. Hanno il vantaggio di poter essere preparati in anticipo e poi riscaldati al momento di servire. Si parte da una base costituita da un risotto o da riso bollito e condito con formaggio, a cui si possono aggiungere delle uova per consolidare meglio il composto. Diversi possono essere i condimenti, sempre molto ricchi: carni, pollame, verdure, prosciutto, ecc. I timballi o sformati di riso sono cotti poi al forno in un apposito stampo per essere serviti sformati. Il timballo può essere accompagnato con il sugo rosso di solo pomodoro oppure con la carne, ma può essere anche bianco. In quest’ultimo caso il riso generalmente non è bollito ma cotto come un risotto e condito con uova sbattute o con parmigiano. Il composto è utilizzato per foderare il fondo e i bordi dello stampo, il ripieno è messo all’ interno e ricoperto con il restante riso. Immancabile è la componente filante della ricetta, i formaggi più utilizzati sono la mozzarella, il caciocavallo, il primo sale, il pecorino siciliano, la ricotta salata. Lo strato esterno può essere costituito da verdure fritte o grigliate – come le melanzane – ma anche di semplice pane grattugiato fatto aderire alle pareti della teglia grazie al burro spalmato in precedenza.
domenica 1 marzo 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
Quinoa tricolore con verdure invernali e vinaigrette al balsamico
La quinoa tricolore (gialla, rossa, nera) è disponibile ormai in molti supermercati o negozi bio. Scegliete verdure molto colorate (ci sono anche d'inverno: cavolo rosso, bietole rosse e gialle, mais, germogli di barbabietola, cavolfiore violetto, zucca, carote,....) e componete la vostra insalata.
Conditela con una vinaigrette al balsamico o alla senape ed il piatto è pronto.
La quinoa è un alimento quasi completo, particolarmente dotato di proteine poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate. In particolare è ricca di lisina, un amminoacido carente nei cereali più comuni, e contiene fibre e minerali, come potassio, fosforo, magnesio, ferro e zinco. Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base delle popolazioni andine e gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».
Ma la quinoa é un cereale? Non è una graminacea in quanto fa parte della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola, ma a tutti gli effetti è un cereale se accettiamo l'odierna definizione del termine, vale a dire: tutte le «piante erbacee che producono frutti i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi».
Questo piatto è adatto anche a celiaci (la quinoa non contiene glutine) e a vegani.
domenica 8 febbraio 2015
Un'idea per Carnevale: gnocchi dolci ripieni di confettura (Slivkove Knedle)
Questi gnocchi sono tipici della cucina mitteleuropea. Ce ne sono diverse versioni ed in estate vengono fatti con albicocche e prugne fresche. In questo periodo dobbiamo accontentarci però della confettura di albicocche o susine.
martedì 3 febbraio 2015
Iniziamo il 2015 con il corso di aggiornamento AICI
Tutte a Siena ospitate da "la Cucina di Lella". Si cucina, si assaggia, si prendono appunti, si chiacchiera, ci si scambia ricette, si incoraggiano le aspiranti maestre di cucina che dovranno sostenere tra poco l'esame. E poi, di sera, uno sguardo alla città. Non ci facciamo mancare una visita al Consorzio per acquistare le specialità locali (pici, sugo di cinghiale, salsicce, fiorentine,....) e da un panettiere veramente speciale "Il Magnifico" che ci propone ricciarelli freschissimi di giornata, panforte, ciambelline fritte ancora calde e il Pan Co' Santi, dolce delle campagne senesi tipico della festa novembrina, momento in cui si assaggia il vino novello ed il Vin Santo con il quale viene solitamente servito. Il suo sapore reso un po' piccante dal pepe fornisce un ottimo pretesto per le degustazioni di un buon vino.
Qui, oltre agli onnipresenti cantucci, ho scoperto i cavallucci, uno dei dolci più antichi di Siena, capostipite della famiglia variegata dei biscotti di farina e miele. La peculiarità del cavalluccio era quella di assumere un sapore piccante con l'aggiunta di pepe nero, anici, noci e zenzero. Il loro nome deriva a quanto pare dalla piccola stampa che i produttori vi apponevano sopra con la rappresentazione di un cavallino. Non a caso i maggiori consumatori di tale dolce erano gli addetti ai cavalli del padrone, stallieri e vetturali che lo accompagnavano con un buon vino genuino, lasciando leccornie più costose e sofisticate come il "Panforte" alla classe ricca.
Per gustare appieno il sapore dei cavallucci occorre assaggiarli freschi, appena fatti. Quando si aprono i cavallucci, mandorle e noci devono "darsi fastidio", devono cioè riempirli abbondantemente ed insaporirli bene. Anche l'anice gioca un ruolo importante: deve essere una tonalità lieve che esalta e non copre gli altri ingredienti.
Spero che "Il Magnifico" non se ne abbia a male se ho preso a prestito dal suo sito foto e descrizioni dei suoi magnifici dolci senesi. Nessuno avrebbe potuto descriverli con più sapienza e amore.
martedì 30 dicembre 2014
Carpaccio di spada affumicato e finocchi con vinaigrette all'arancia
Se volete servire un antipasto un pò insolito per la cena di fine anno e non avete molto tempo per cucinare vi consiglio questo carpaccio, semplice da preparare, leggero e sufficientemente scenografico per una tavola delle feste.
200 g di spada affumicato
1 arancia biologica
1 finocchio
finocchietto
1 melagrana (o pepe rosa)
sale
Procedimento:
Affettare il finocchio a fettine molto sottili con la mandolina e disporlo nei piatti. Sovrapporre alcune fette di pesce spada affumicato. Preparare il condimento emulsionando il succo d’arancia con l’olio extra vergine, il sale e buccia d’arancia tagliata a filetti. Condire e decorare con chicchi di melagrana e ciuffi di finocchietto.Servire con fette di pane nero.
Potete sostituire lo spada con tonno affumicato.
Per accompagnare questo antipasto potete preparare del salmone affumicato con mousse di formaggio aromatizzato all'aneto. Anche questo semplicissimo da preparare: mescolate ricotta e un altro formaggio morbido in uguale quantità, aggiungete l'aneto e mettete a consolidare in formine di silicone oppure se preferite la mousse più morbida e soffice aggiungete qualche cucchiaiata di panna montata non zuccherata e servite in coppetta.
Buon Anno!!
lunedì 8 dicembre 2014
Brownies di Babbo Natale
Deliziosi dolcetti per il buffet delle feste! Potete servirli insieme a stelle di pandoro con panna e ribes e datteri freschi farciti.
Ingredienti per i brownies
(teglia 20x30):
230 g di cioccolato
fondente
120 g di burro
5 uova
390 g di zucchero
180 g di farina 00
30 g di gocce di
cioccolato
150 g di nocciole pelate e tostate
sale
Procedimento:
Spezzettare il cioccolato
e farlo sciogliere insieme al burro morbido a bagnomaria su fuoco basso oppure
al microonde, per un paio di minuti, a frequenza media. Mescolare con un
cucchiaio di legno fino ad ottenere una crema fluida ed omogenea.
In una ciotola montare con
una frusta le uova con lo zucchero, poi versarvi il composto di cioccolato e
burro, continuando a mescolare.
Tritare grossolanamente le
nocciole. Unire farina e sale al composto di uova e cioccolato poi aggiungervi le
nocciole e le gocce di cioccolato.
Foderare con carta forno
una teglia 20x 30, versarvi il composto e pareggiare con una spatola.
Cuocere in forno caldo a
180° per 25 - 30 minuti circa; quando si vedrà il bordo scurirsi, anche se il
centro sarà ancora morbido, togliere la teglia dal forno, fare intiepidire e
poi tagliare a quadrotti.
Ingredienti per la crema
al burro:
100 g di burro
250 g di zucchero a velo
30 g di latte
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
Procedimento:
Lavorare il burro a
temperatura ambiente con una frusta elettrica. Aggiungere lo zucchero,
l’estratto di vaniglia e il latte poco per volta. Continuare a montare il
composto sino ad ottenere la consistenza voluta.
Assemblaggio:
Sui quadrotti di brownies
deporre un ciuffo di crema al burro
utilizzando una sacà poche. Tagliare le fragole alla base e sistemarle sui
brownies. Sempre con la sac à poche fare un pom pom sulla sommità delle
fragole.
venerdì 5 dicembre 2014
Filetto di maiale con prugne fresche e salsa di cipolle al balsamico
Questa ricetta, di facile esecuzione, non mancherà di farvi fare un'ottima figura anche in un pranzo importante. Il sapore agro-dolce si sposa magnificamente con la carne di maiale e, se volete impreziosire il piatto, potete servirlo con patate duchessa.
1 filetto di maiale
sale e pepe q.b.
olio extra vergine q.b.
1 cipolla rossa
2 scalogni
3 rametti di timo
3 prugne (varietà California blue)
1 cucchiaio di aceto balsamico
10 g di burro freddo
Esecuzione:
Preriscaldate il forno a 200 ° C. Cospargere il filetto con sale e pepe nero.
Scaldare l'olio a fuoco medio-alto in una padella che possa andare anche in forno. Cuocere il filetto fino a doratura su tutti i lati, da 2 a 4 minuti per lato. Trasferire il filetto in un piatto.
Far saltare la cipolla, tagliata a fette sottili, con una presa di sale nella stessa padella per 5 minuti e poi aggiungere gli scalogni. Ridurre il fuoco e cuocere fino a quando scalogni e cipolla sono dorati e caramellati (circa 10 minuti).
Aggiungere il timo e posizionare il filetto sopra il composto di cipolla. Dividere le prugne in 4 spicchi e disporli nella padella con la buccia rivolta verso il basso. Mettere la padella in forno e
cuocere fino a quando il maiale è morbido ma ancora un pò rosa al centro (circa 20 minuti). Un termometro inserito nel centro dovrebbe registrare 63 ° C. Trasferire il maiale e le prugne in un piatto e tenere in caldo.
Riportare la padella sul fuoco e irrorare il composto di cipolla con un bicchiere di acqua calda o brodo e l'aceto balsamico. Cuocere e mescolare fino a quando il liquido si sarà ridotto della metà e poi togliere dal fuoco. Aggiungere il burro e mescolare la salsa con un cucchiaio di legno. Affettare il filetto, posizionarlo nei piatti alternandolo a qualche spicchio di prugna e nappare con la salsa. Decorare con un rametto di timo.
mercoledì 3 dicembre 2014
Blinis con spume di salmone e aringa
Ingredienti per i Blinis (6 persone):
150 g di farina di segale o grano saraceno
2 uova
300 g di latte
50 g di panna montata
12 g di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
sale q.b.
Esecuzione:
Preparate un impastino con il lievito, 50 g di farina, lo zucchero e 200 g di latte. Lasciate lievitare un’ora. Aggiungete i restanti latte e farina, i tuorli, il sale e fate lievitare ancora un’ora. Unite delicatamente i bianchi montati a neve e la panna montata.
Scaldate e ungete con pochissimo burro una padellina antiaderente per crepes (circa 7 cm di diametro) e quando sarà ben calda versatevi un mestolino di impasto. Quando il fondo si sarà rassodato girate il blini aiutandovi con una spatola e fate dorare anche l’altro lato. Continuate così fino a terminare tutto il composto. Tenete i blinis in caldo e servite con le spume.
Si possono anche surgelare e poi riscaldare al momento di servire.
Spuma al salmone affumicato
Ingredienti per 6 persone:
50 ml di panna fresca
100 g di ricotta o philadelphia
150 g di salmone affumicato
qualche fogliolina di aneto o erba cipollina
la raspatura di mezzo limone (o arancio)
uova di trota
sale e pepe bianco q.b.
Esecuzione:
Iniziate a frullare nel mixer la ricotta insieme al salmone affumicato. Aggiungete sale, pepe e la raspatura di mezzo limone. Montate la panna fresca e incorporatela alla crema di salmone con una spatola, facendo attenzione a non smontarla. Ponete la spuma in ciotoline o direttamente sui blinis decorando con uova di trota e aneto.
Spuma all’aringa
Ingredienti per 6 persone:
150 g di filetti di aringa affumicata
2 fette di pan carré private della crosta
150 g di caprino fresco di latte vaccino
100 ml di panna
½ limone
1 ciuffo di prezzemolo
pepe rosa
latte q.b.
Esecuzione:
Mettete a bagno nel latte i filetti di aringa per circa due ore. Scolate i filetti e frullateli nel robot con il pan carré, il caprino e il succo di limone sino ad ottenere una crema spumosa. Incorporate alla spuma la panna montata mescolando con una frusta dal basso verso l'alto. Disponete la crema in ciotoline o direttamente sui blinis e guarnite con pepe rosa e poco prezzemolo tritato.
lunedì 1 dicembre 2014
La Cucina Messicana
Di ritorno dal mio viaggio in Messico voglio condividere con voi la mia esperienza sulla cucina locale sebbene non abbia potuto assaggiare tutto quello che avrei voluto sia per questioni di tempo sia per evitare guai. Nonostante le condizioni igieniche siano generalmente migliori di quelle che ci si aspetta un pò di attenzione è d'obbligo soprattutto quando si tratta di cibi crudi.
La cucina messicana è il classico esempio di quella che oggi viene definita cucina "fusion", nel senso più letterale del termine, in quanto integra le tradizioni gastronomiche autoctone con quelle portate dai conquistatori europei ed in particolare dagli spagnoli.
Da antiche ricette azteche, tolteche e maya derivano le salse coloratissime fatte con peperoncini dolci o piccanti, semi, erbe aromatiche e verdure che sono la caratteristica principale della cucina messicana.

Il pesce si condisce con spezie e peperoncino e viene avvolto in tortillas o foglie odorose.
Durante il mio viaggio ho assaggiato la cochinita pibil, specialità dello Yucatàn, del Campeche e del Quintana Roo, Consiste di carne di maiale condita con succo d'arancia, avvolta in foglie di banano e cotta sotto terra per lungo tempo. E' servita avvolta in una tortilla accompagnata da salse più o meno piccanti. Questo metodo di cottura esisteva già nella cucina precolombiana ma si utilizzavano altri tipi di carne.
Come accompagnamento non mancano mai fagioli neri o rossi, stufati o in puré.
Come accompagnamento non mancano mai fagioli neri o rossi, stufati o in puré.
Il pranzo messicano si apre sempre con una sopa: zuppa di verdure, zuppa di pollo, zuppa di mais, ecc...Hanno diverse consistenze e possono essere servite con tagliatelline fritte di tortillas come nel caso della sopa azteca.
Che differenza c'è tra tortillas, tacos e nachos?
Che differenza c'è tra tortillas, tacos e nachos?
Le tortillas messicane, a differenza di quelle spagnole, non sono frittate ma sottilissime focacce di farina di mais. I tacos sono tortillas, farcite con i condimenti di cui abbiamo parlato sopra o con formaggio fuso, ripiegate su se stesse mentre i nachos, che i messicani chiamano totopos, sono triangolini di tortillas fritti da sgranocchiare insieme a guacamole o altre salsine.
Sapevate che oltre alla farina di mais bianca e gialla esiste anche quella blu?
Il mais blu cresce spontaneamente sul territorio di Ozolco, ma le sue caratteristiche sono state esaltate da un meticoloso processo di selezione che ha migliorato geneticamente la specie. Il colore blu è dovuto alla massiccia presenza di antociani, efficaci come antiossidanti e dotati di un valore nutrizionale che rende questa varietà addirittura superiore a quello del mais bianco o giallo. Nella foto sotto una tortilla di mais blu farcita di formaggio!
E che dire della colazione messicana? Di fatto è un vero e proprio pranzo a base di preparazioni salate tra cui carne, fagioli, verdure, tortillas. Curiose sono le tamales, fagottini a base di un impasto di mais, arricchito con carne, pesce o formaggio e avvolto in foglie di banana o mais.
Ecco la mia prima colazione messicana:
venerdì 7 novembre 2014
Limoni in salamoia
Un ingrediente fondamentale della cucina marocchina è il limone salato, lo trovate nelle insalate e negli stufati ai quali conferisce un profumo molto intenso. Si possono preparare in casa molto facilmente e durano diversi mesi.
Ingredienti:
6 limoni non trattati
sale grosso
Al lavoro:
sale grosso
Al lavoro:
Lavate bene i limoni e incideteli a croce senza separare completamente gli spicchi.
Introducete in ogni limone un cucchiaino colmo di sale grosso. Sistemate i limoni in un vaso di vetro, aggiungete ad ogni strato ancora un cucchiaio di sale grosso.
Versate nel vaso il succo di un limone. Portate a ebollizione un bricco d’acqua, versatela sui limoni coprendoli completamente e chiudete il vaso ermeticamente.
Fate riposare in luogo fresco e buio per almeno tre mesi agitando il barattolo di tanto in tanto.
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