Di sapore dolce e delicato il porro di Cervere è coltivato con metodi tradizionali che si tramandano di generazione in generazione e che difficilmente si adattano alla meccanizzazione. Il lavoro manuale ne ostacola la produzione su larga scala per cui bisogna approvvigionarsene nel territorio di produzione, la provincia di Cuneo, a partire da ottobre fino a dicembre.
Il porro raccolto in autunno può essere facilmente conservato durante il periodo invernale mantenendolo riparato dal freddo in un ambiente buio e chiuso.
Molti sono gli utilizzi: sbollentati e gratinati con bechamel e formaggio, all'interno di quiche o torte salate, nel risotto, ecc...Qui suggerisco di preparare zuppa.
Ingredienti (per 4 persone):
3 patate preferibilmente bianche
4 porri
olio extra vergine q.b.
sale e pepe
prezzemolo
70 g di speck a listarelle
Esecuzione
Tagliare a rondelle la parte bianca dei porri e farli appassire in una casseruola con un pò d'olio. Aggiungere le patate, salare e pepare.
Coprire con circa 1,5 l d'acqua calda. Cuocere lentamente a pentola coperta finchè le patate si ammorbidiscono e la zuppa si addensa. Spegnere il fuoco, frullare con il minipimer. Aggiustare di sale e pepe. Servire con una fetta sottile di pane tostato e lo speck fatto saltare in padella qualche minuto per renderlo croccante. Spolverare di prezzemolo e cospargere con un filo d'olio.
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