La pasta sfoglia affonda le proprie radici in epoche antiche, come
testimoniano ricette quali la baklava, un dessert molto popolare in quasi tutte
le cucine arabe e mediterranee. Pare che già al tempo degli Egizi si preparasse
una sfoglia utilizzando l’olio al posto del burro e che dall’Egitto, la ricetta
della pasta sfoglia sia giunta fino in Grecia, ed addirittura fino alle porte
di Roma antica. Forse era già conosciuta dagli etruschi nel IV secolo a.C.
Il maggior contributo dei Greci allo sviluppo della pasta sfoglia fu la
creazione di una tecnica che permise di ottenere un involucro costituito da
sfoglie sottili, come foglie appunto, con le quali avvolgere le noci (tipiche della
baklava) ed altri ingredienti. Questa pasta venne chiamata phyllo (o filo) che
in greco significa foglia.
La pasta sfoglia classica nella cucina europea, e diciamo pure moderna,
nasce però ad opera di Marie-Antoine Carême nella seconda metà del 1700. Fu
Carême, detto il cuoco dei re e il re dei cuochi, che stabilì il metodo a 5
giri che é tutt’oggi in uso. Da un suo esperimento nacquero inoltre i vol au
vent.
Si tratta di un impasto neutro usato per preparazioni sia dolci, sia
salate avendo la caratteristica di essere composta da numerose sfoglie separate
da strati di materia grassa. L’acqua, contenuta nel burro, durante la cottura evapora
e solleva lo strato subito superiore dell’impasto provocando il caratteristico
aumento di volume tipico della pasta sfoglia.
Gli strati della pasta sfoglia crescono in modo esponenziale: se si piega una volta in tre uno strato di pasta si forma un insieme di tre sfoglie sovrapposte e se si piega di nuovo in tre avremo 9 sfoglie sovrapposte e così via.
Gli strati della pasta sfoglia crescono in modo esponenziale: se si piega una volta in tre uno strato di pasta si forma un insieme di tre sfoglie sovrapposte e se si piega di nuovo in tre avremo 9 sfoglie sovrapposte e così via.
Anche per la pasta sfoglia ci sono ricette e metodi diversi di
esecuzione. Noi abbiamo scelto questa.
Ingredienti per il pastello:
350 g di farina forte
200 g di acqua
10 g di sale
Ingredienti per il panetto:
500 g di burro (freddo se si usa
l’impastatrice, più morbido se si impasta a mano)
150 g di farina 00
Procedimento:
Preparare il panetto impastando il burro con la farina quel tanto
che serve per incorporare gli ingredienti. Realizzare un panetto di forma
quadrata, appiattirlo, avvolgerlo in pellicola e metterlo in frigorifero a
riposare per un’ora circa. Se si lavora con la planetaria usare il gancio.
Preparare il pastello miscelando tutti gli ingredienti e lavorandoli
sino ad ottenere un impasto liscio ed
omogeneo, leggermente morbido. Fare un panetto, pellicolarlo e metterlo in
frigo a riposare per circa un’ora.
Stendere il pastello con il mattarello in forma quadrata e allo spessore di circa 1 cm. Sistemarvi al
centro il panetto in diagonale e richiuderlo completamente portando i lembi
del pastello verso il centro come a costruire una busta.
Un’altra modalità per incorporare il panetto nel pastello è quella
di stendere il pastello in modo da formare un rettangolo la cui lunghezza sia
circa tre volte quella del panetto che verrà disposto al centro. Sollevare i
due lembi del pastello (lati lunghi) e portarli al centro del panetto in modo
da avvolgerlo. Girare la pasta avanzata da un lato sopra il panetto e quella
avanzata dall’altro sotto il panetto. In questo modo il burro sarà racchiuso
sopra e sotto da tre strati di pasta che diminuiranno il rischio di rottura del
pastello.
1° piega da tre:
Infarinare bene la spianatoia, ristendere molto delicatamente l’impasto
in forma rettangolare e spessore circa 1,5 cm facendo attenzione che il burro
rimanga ben chiuso all’interno del pastello. Per non rompere la pasta stenderla
con cura scendendo poco per volta di spessore e lavorando in un luogo
possibilmente fresco. Ripiegare un lembo verso il centro e sovrapporre l’altro.
Se l’impasto fosse troppo morbido metterlo in frigo a riposare per mezz’ora.
2° piega da quattro:
Disporre l’impasto sul piano di lavoro in modo che la pasta risulti
pronta ad essere tirata in senso contrario alla volta precedente. Stendere
l’impasto con le modalità precedenti (allargando anche un pò la striscia di
pasta se occorre) e poi ripiegare entrambi i lembi al centro e chiudere a
libro. Ricoprire con la pellicola e riporre in frigo per circa 30’.
Ripetere il procedimento precedente stendendo la pasta dal lato
opposto alla lavorazione precedente e dare
prima una piega da tre e successivamente una da quattro, sempre ruotando
l’impasto di un quarto di giro prima di stenderlo. Pellicolare la pasta e lasciarla
riposare in frigo per circa due ore prima di utilizzarla. La pasta sfoglia si
può congelare. Si possono anche dare più pieghe alla pasta, si otterrà una
pasta meno deformabile con strati di pasta più numerosi e sottili. Ogni due
pieghe però bisogna aver cura di raffreddare la pasta in frigo per almeno
30’. Dopo le prime due pieghe, quelle
ulteriori si possono dare il giorno dopo o anche dopo l’eventuale
scongelamento.